Il libro l'ho letto tutto:) Ora sono in fase di rilettura delle parti più "difficili".
Penso che la domanda che ho posto sopra sia irrilevante. Dovrei aver capito che la risposta sia gia dentro.
Piccolo commento personale all'intero libro.
Particelle familiari è un libro di ampio respiro, non è cioè monotematico. Affronta molto semplicemente e con analogie ed esempi facili da intuire molti aspetti ostici della fisica moderna. Si lascia anche apprezzare per il taglio che l'autore da' al racconto, alle volte sentimentale alle volte persino romantico, dell'esperienza del ricercatore di particelle. Le emozioni si palpano nel racconto finale culminando in quei 5 sigma sulla lavagna. E' fatta! La ricerca "inutile" diventa il motore di un nuovo pathos. Anche se non servirà a nulla, vedere un centenario (Rose) gioire per aver visto in vita la propria opera dare quel risultato, porta il lettore su una strada più emotiva, e meno razionale.
Penso che il progetto del libro sia riuscito, almeno questa è la speranza. Capire da emozioni! Questo credo che sia il messaggio, ed è questo che ho colto. Complimenti e al prossimo libro
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Esco dal mio commento generale per fare solo una domanda quasi tecnica (le altre domande e riflessioni poi le distruibuirò con il tempo se mi sarà possibile).
Nel libro non si fa menzione dello spin di tale bosone di Higgs. Era rimasto ignoto fino all'ultima volta che ho dato un'occhiata ai risultati. Si è capito poi?